Da altrove, la rivelazione Contributo a una storia critica e a un concetto fenomenico di rivelazione

Da altrove, la rivelazione

Contributo a una storia critica e a un concetto fenomenico di rivelazione

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Quest’opera corrisponde a una tappa decisiva del percorso di Jean-Luc Marion: il nesso tra fenomenologia della donazione e rivelazione non è più affrontato definendo le competenze della filosofia e della teologia, ma tramite l’abbandono al campo aperto della speculazione, senza ulteriori caratterizzazioni. L’autore intesse un serrato dialogo con la Scrittura e con la storia del pensiero filosofico e teologico, fino a determinare la fenomenicità della rivelazione quale modalità privilegiata del fenomeno, caratterizzata come adveniente da altrove. L’abbandono delle categorie elaborate dalla metafisica è definitivo: la rivelazione è s-coperta (apokalypsis) e non mero disvelamento (aletheia), di conseguenza anche i concetti classici di Dio, essere, tempo, storia e soggetto vengono riconsiderati. La fenomenologia della donazione dispiega tutta la sua forza speculativa definendo la plausibilità della manifestazione trinitaria del divino e la forma testimoniale dell’umano che vi si lega. Radicalizzando i temi grazie ai quali si è inserito nel dibattito contemporaneo, Marion si conferma un autore capace di contribuire al pensiero interpellandolo con nuovi e decisivi motivi di riflessione.

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Sull'autore

Jean-Luc Marion

Jean-Luc Marion, Accademico di Francia dal 2008 e insignito del Premio Ratzinger nel 2020, ha insegnato presso l’Université Sorbonne – Paris IV e l’University of Chicago. Gli studi cartesiani, la fenomenologia della donazione e la considerazione di Dio oltre la metafisica hanno imposto il suo pensiero al dibattito contemporaneo. Le sue opere sono tradotte nelle principali lingue del mondo, tra le numerose edizioni italiane Dato che (Torino 2001), Il fenomeno erotico (Siena 2007), Dio senza essere (Milano 20082), Certezze negative (Firenze 2012), Sant’Agostino. In luogo di sé (Milano 2014).

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