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Il volume ricostruisce le vicende della ricezione e rielaborazione della fenomenologia husserliana in Italia a partire dai primi studi di Antonio Banfi negli anni Venti del secolo scorso, passando per l’interpretazione di Enzo Paci e dalla sua scuola negli anni Sessanta, per arrivare sino ad oggi – al perdurare e complicarsi di un interesse fenomenologico che, nelle sue varie evoluzioni e trasformazioni, appare più che mai vivo e produttivo nel nostro Paese. Chiamando a scrivere, sui loro maestri, gli allievi e gli studiosi più vicini ai vari esponenti delle diverse scuole e tradizioni fenomenologiche italiane, i curatori hanno voluto offrire non soltanto una ricostruzione storica e una valutazione teoretica, ma un vero e proprio esercizio fenomenologico, in cui gli odierni studiosi riflettono sugli “antichi” studiosi di fenomenologia, delineando – in questo duplice passaggio interpretativo – una lettura tanto più ricca e critica del pensiero husserliano, quanto più nutrita dei risultati sedimentati nella plurivoca e mai (del tutto) interrottasi tradizione fenomenologica italiana. Con saggi di Angela Ales Bello, Stefano Besoli, Federica Buongiorno, Ferruccio De Natale, Elio Franzini, Roberto Gronda, Roberta Lanfredini, Federico Leoni, Roberto Miraglia, Andrea Pace Giannotta, Luca Maria Scarantino, Amedeo Vigorelli.

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Sull'autore

Federica Buongiorno

Federica Buongiorno (1985) è ricercatrice e abilitanda presso la Technisce Universität di Dresda: la sua ricerca si colloca nel campo della Fenomenologia e della Filosofia della tecnologia, ed è finalizzata a sviluppare un’indagine fenomenologica delle pratiche di soggettivazione digitali (con particolare riferimento alle tecniche di lifelogging e QS). Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia nel 2013 presso l’Università “Sapienza” di Roma con una tesi sul precategoriale nel primo Husserl. Ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli (2012-2013), la Freie Universität di Berlino (2014-2017) e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli (2017). È membro del comitato di redazione di svariate riviste filosofiche (“Azimuth”, “Filosofia Italiana”, “Philosophy Study”), co-direttrice della collana di filosofia Umweg (Inschibboleth edizioni) e collabora come traduttrice con diverse case editrici italiane. Nel 2017 ha ottenuto l’Abilitazione scientifica nazionale come professore di seconda fascia nel settore di Filosofia teoretica.

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