
La giovane autrice catalana allestisce in questo breve romanzo una celebrazione del piccolo, del quotidiano, del particolare che, con linguaggio asciutto e diretto, fa arrivare al lettore in modo inequivocabile. A tratti, la sua scrittura ricorda quella della Munro, le sue ambientazioni rievocano quelle della Keegan, mentre il suo sguardo poetico, grato delle molte letture, restituisce il simbolismo magnetico della Plath.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Catalano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
138 -
Editor e traduttore
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Argomento
Sull'autore
Natàlia Cerezo
Natàlia Cerezo nasce a Castellar del Vallès nel 1985 e A les ciutats amagades (2018) è il suo libro d’esordio. In esso allestisce una celebrazione del piccolo, del quotidiano, del particolare che, con linguaggio asciutto e diretto, fa arrivare al lettore in modo inequivocabile. A tratti, la sua scrittura ricorda quella della Munro, le sue ambientazioni rievocano quelle della Keegan, mentre il suo sguardo poetico, grato delle molte letture, restituisce il simbolismo magnetico della Plath.