Nella mente di un vecchio scrittore emerge il nome di Cervellati. È l’inizio di una dipendenza inspiegabile; Cervellati è una gloria del Bologna d’antan, e lo scrittore tifa Roma. Insediatosi nella memoria, quel mite calciatore trascina l’io-narrante lungo territori che credeva persi. I ricordi ricorrono a Wikipedia, l’affaccio sul passato illumina l’oggi. Tra una divagazione e l’altra, emergono aspetti dell’Italia post-bellica e i guasti di un presente che non apprende dagli errori. Ragionando senza temere la stupidità, il vecchio scrittore affida alla fantasia la chiusura del cerchio: “Qualunque cosa di buono possa circolare, nelle pagine fin qui scritte, la dedico a Cesarino Cervellati e a Luigi Ghirri che un giorno, chissà, potrebbero davvero essersi incontrati”.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
200 -
Collection
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Series
About the author
Fabio Ciriachi
Fabio Ciriachi, romano, ha pubblicato tre raccolte di poesie presso Empiria: L’arte di chiamare con un filo di voce (1999), Il giardino urbano (2003), Pastorizia (2011). I racconti Azzurro-cielo e verde pistacchio (Edimond, 2008). I romanzi Soprassotto (Palomar, 2008), L’eroe del giorno (Gaffi, 2010), Le condizioni della luce (Gaffi, 2013), Uomini che si voltano (Coazinzola Press, 2014), Una perfetta vicinanza (Coazinzola Press, 2017). Le riflessioni sull’invecchiare Senescenza (Empiria, 2018). Ha recensito libri per la Repubblica, il Manifesto, l’Unità.