La questione del cominciamento è probabilmente il tema più dibattuto della filosofia hegeliana. Al di là degli studi di carattere storiografico, l’interpretazione della prima triade dialettica – Essere, Nulla, Divenire – ha costituito il fondamento più o meno esplicito di varie e complesse teorie filosofiche. Tuttavia, il problema dell'inizio appare illuminato in modo inedito muovendo dai concetti di essenza e riflessione, dedotti nel secondo libro della Scienza della Logica, la Dottrina dell’essenza. Qui si comprende come il cominciamento non appaia come il prodotto di un gesto arbitrario, ma in quanto risultato di una necessità intrinseca al dispiegamento dell’Idea. L’essere, che inizialmente “appare” come mero presupposto, si rivela in verità solo alla luce del movimento riflessivo, che lo pone come «ritorno in se stesso». L’inizio si comprende così come un’operazione interna alla riflessione che, sospendendo se stessa, toglie il proprio porre. Nella sua articolazione concettuale, la riflessione rappresenta una sorta di “logica della logica” e il luogo privilegiato per comprendere l’essenza della dialettica.
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Language
Italian -
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158 -
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About the author
Michele Capasso
Michele Capasso è attualmente titolare di un assegno di ricerca in Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Ha insegnato Storia della Filosofia contemporanea e Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Studioso dell’idealismo tedesco e della sua ricezione nel Novecento, si occupa del rapporto tra filosofia, estetica e tecnologia. Tra le sue pubblicazioni: La costruzione dell’assurdo. Senso e non senso nell’opera di Samuel Beckett (Stamen, 2024). Dal 2013 dirige la Fondazione Meridies.