Lo scambio di figura Tre studi sulla somiglianza e sulla differenza

Lo scambio di figura

Tre studi sulla somiglianza e sulla differenza

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Lo scambio di figura (metabalèin to schèma), che compare in un passo poco studiato dell’Alcibiade Maggiore, scioglie la fissità dello schema che regola la relazione fra maestro e allievo, fra amante e amato. Allude al diventare maestro e amante (erastès) da parte dell’allievo amato mentre l’amante si trasforma in allievo e amato (eròmenos). Questo mutamento profondo nella dinamica di una relazione erotica rigidamente legata ai ruoli, come appare quella platonica, libera secondo l’Autrice un modello di differenza non più regolato sulla contrarietà e sull’opposizione, in cui si annida la gerarchia e il dominio, ma sulla somiglianza. La differenza di coloro che si somigliano fino a scambiarsi la figura sembra venire in- contro in modo dirimente alla richiesta di “un’altra differenza sessuale” lanciata da Derrida negli anni ’80 e oggi in parte condivisa all’interno del dibattito sul “genere”. Progettati in base a un disegno comune, i “tre studi”, che da Platone, attraverso Derrida, ritornano al pensiero greco e ad Aristotele, ripercorrono in filigrana l’eredità concettuale della teoria platonica dell’amore, mostrandocene un altro volto, più segretamente sovversivo e ricco di provocazioni teoriche.

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Sull'autore

Rosaria Caldarone

Rosaria Caldarone (1971) è professore di Filosofia teoretica presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo. I suoi studi, di taglio ermeneutico-decostruttivo, vertono sul pensiero greco e sul pensiero francese contemporaneo.

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