
Con un taglio ermeneutico assolutamente nuovo si mette a fuoco l’ontologia barocca, onnipresente in tutt’un secolo di cultura e di vita, di arte e di letteratura, di scienza e di filosofia, trovandone la negletta clavis in quello che forse ne è l’ultimo grande cultore, dal suo solitario antro speculativo di Napoli.
Dettagli libro
Editore
-
Lingua
Italiano Data di pubblicazione
Numero di pagine
670A cura di
Argomento
Collana
Serie
Sull'autore
Mario Papini
Mario Papini (studi di giurisprudenza, lettere antiche e filosofia) ha insegnato per molti anni filosofia-storia in un Liceo Classico, collaborando ripetutamente con l’ambiente accademico e partecipando a molti importanti convegni in Italia e all’estero. Ha scritto sul pensiero rinascimentale e barocco, e su Giambattista Vico, riguardo al quale è ormai ben conosciuto il suo Diptychum Vicianum (Il geroglifico della Storia e Arbor humanae linguae), Bologna 1984.