Il volume indaga il problema della fondazione dell’etica. In un primo momento si dedica all’analisi e alla critica di tre sistemi etici “laici” che hanno avuto un peso decisivo e dominante nel pensiero morale occidentale: la filosofia pratica di Kant, l’utilitarismo nelle formulazioni di alcuni suoi autori classici (Bentham e Mill) e contemporanei (Hare e Harsanyi), e infine l’“etica delle virtù” di Aristotele. Questo confronto viene condotto non solo per avere una precisa illustrazione dell’area di indagine, ma anche con lo scopo di far propri i risultati più convincenti di ognuna delle riflessioni in esame e di aprire uno spazio teoretico in cui si possano coniugare e rinforzare l’un l’altro. Tale spazio viene cercato muovendo da un ripensamento della logica e della natura dell’etica, a partire dal quale viene avanzata la proposta di postura esistenziale chiamata “dynergismo”. Essa, radicandosi in un orizzonte di pensiero spinoziano, tenta di risolvere le difficoltà e di sintetizzare le virtù dei sistemi analizzati in precedenza.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
300 -
Argomento
-
Collana
-
Serie
Sull'autore
Andrea Munforte
Andrea Munforte, nato a Milano nel 1997, ha studiato Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, laureandosi in triennale con il Professor Carmine Di Martino e in magistrale con il Professor Gianfranco Mormino. Nel 2015 ha pubblicato Dio, il suo primo racconto, in una raccolta di 80144 Edizioni, e nel 2017 il romanzo noir Vivi da Impazzire (Il Seme Bianco). Ha scritto alcuni saggi per “Liberazioni – Rivista di critica antispecista”. Dal 2016 al 2021 ha studiato teatro ed è andato in scena come attore con il laboratorio attoriale della compagnia Puntoteatrostudio, per cui collabora come drammaturgo.