La critica in contumacia

La critica in contumacia

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Dalla prefazione: Si raccolgono qui, tutti insieme e per la prima volta, gli scritti in cui – a partire dal 1995, quando approdò in libreria Ingrati maestri – ho avviato una riflessione sulla storia e sullo statuto della critica letteraria, sulle sue condizioni di possibilità. Dopo questo pamphlet, che scatenò un vero e proprio tifone sulle stagnanti e ormai intorbidate acque del dibattito letterario, sono arrivati infatti, rispettando una cadenza quasi regolare, Il canone letterario (2001), La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo (2007), Recensire. Istruzioni per l’uso (2008) e, da ultimo, Critica della vita e storiografia letteraria (2015), un breve ma per me cruciale saggio, che proseguiva il discorso interrogandosi sui rapporti tra questa idea di critica e il lavoro degli storici della letteratura, una volta però ammessa l’ipotesi d’una interpretazione delle opere in vista della costruzione del senso della vita di un lettore, del suo modo di abitare il mondo. Già: la critica della vita.

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Sull'autore

Massimo Onofri

Massimo Onofri è professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea nell’Università di Sassari. Collabora a: “Avvenire”, “Il Sole 24 ORE”, “L'Indice dei libri del Mese”, “Nuovi Argomenti”. Tra le sue pubblicazioni: La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo (Donzelli, Roma, 2007, Premio “Brancati” per la saggistica), Recensire. Istruzioni per l’uso (Donzelli, Roma, 2008), Il suicidio del socialismo. Inchiesta su Pellizza da Volpedo (Donzelli, Roma, 2009), Il secolo plurale. Profilo di storia letteraria novecentesca (Avagliano, Roma, 2010), Altri italiani. Saggi sul Novecento (Gaffi, Roma, 2012), Passaggio in Sardegna (Giunti, Firenze, 2015), Passaggio in Sicilia (Giunti, Firenze, 2016), Benedetti toscani. Pensieri in fumo (La nave di Teseo, 2017).

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