![Un mondo di tutti e di nessuno Pirati, rischi e reti nel nuovo disordine globale](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/762697/product/55c2cd5b01a0863046432569d107dc4eebd7af.jpg?1607087812)
Vi è una tendenza dell’essere umano a trascurare la contingenza negli aggruppamenti collettivi. Lungo la storia abbiamo declinato in diverso modo questa prima persona plurale: noi che apparteniamo alla medesima classe, noi che ridiamo delle stesse cose, noi che siamo uniti dalla paura, noi i compatrioti, i cosmopoliti, i rivoluzionari, i civilizzati, i nazionali, noi il popolo, noi che condividiamo gli stessi valori, che abbiamo il medesimo interesse, i contemporanei, i nostri, quelli della stessa generazione, i complici e i solidari, quelli di qui e quelli di sempre, le vittime di una tragedia o di un’ingiustizia, gli indignati, i minacciati, gli esperti, noi che abbiamo ragione, i maschi, i normali, gli ortodossi, i sani di mente, quelli che si fidano o si temono tra loro...tutte le conquiste dell’umanità sono state precedute da un interrogativo riguardo a questi aggruppamenti così evidenti che nascondono per lo più operazioni di esclusione. E se non fossimo propriamente ciò che siamo?
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Spagnolo -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
256 -
A cura di
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Traduttore
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Argomento
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Collana
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Serie
Sull'autore
Daniel Innerarity
Daniel Innerarity è professore di filosofia politica e social, ricercatore IKERBASQUE nell’Università dei Paesi Baschi e direttore dell’Instituto de Gobernanza Democrática. È stato visiting professor presso numerose università europee e americane tra cui, recentemente, il Robert Schuman Centre for Advanced Studies, l’Istituto Europeo di Firenze e la London School of Economics. Attualmente è direttore di Studi associato della Fonda- tion Maison des Sciences de l’Homme di Parigi.