Una ontologia della tecnica al tempo dell'Antropocene Saggi su Heidegger

Una ontologia della tecnica al tempo dell'Antropocene

Saggi su Heidegger

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La comprensione della tecnica quale conquista ultima della metafisica moderna matura contestualmente alla critica all’umanismo della tradizione metafisica; al tempo stesso, la prospettiva del decentramento dell’umano emerge con sempre maggiore chiarezza a scapito di ogni residua concezione antropologico strumentale della tecnica. Tale visione critica d’insieme si inscrive nel più ampio quadro della nuova formulazione della Seinsfrage, nel quale la questione della tecnica si pone con la Kehre su base ontologica e non antropologica. Il ripensamento dell’essenza dell’umano a partire dalla differenza da altro, da un’alterità messa in questione, ha conseguenze considerevoli anche sull’ipotesi di riconsiderare la tecnica configurando proficuamente l’orizzonte oltre-umanistico. Accogliere l’invito a superare ogni antropologismo e soggettivismo nella convinzione che proprio in virtù di tale decentramento l'uomo non sia padrone degli enti che lo circondano appare uno snodo fondamentale, che è in grado di aprire prospettive nuove con cui potere ripensare il nostro futuro sul pianeta.

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Sull'autore

Chiara Agnello

Chiara Agnello è Professoressa associata di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Palermo, dove è anche docente di Ermeneutica filosofi- ca e Filosofia di comunità. È autrice di saggi sui rapporti fra la tradizione filosofica greca e il pensiero contemporaneo. Tra le sue pubblicazioni, i volumi Cura di sé e filosofia. Interpretazioni fenomenologiche di Platone (Mimesis 2010), Liberi di pensare. Aporie della libertà (Mimesis 2017) e Verità e discorso. Heidegger e la fenomenologia aristotelica (2022).

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