«Ho fatto della mia vita, come amante indomita, il capolavoro che non ho avuto così modo di creare in poesia». Sibilla Aleramo
Attingendo agli archivi privati della scrittrice, René de Ceccatty, romanziere e biografo dei maggiori scrittori italiani, ha approfondito la conoscenza di Sibilla Aleramo (nata Rina Faccio, 1876-1960), facendo- ne la protagonista del romanzo di una vita che attraversò il Novecento: da Una donna (1906), la sua precoce autobiografia, ai suoi diari intimi, ritratto unico della vita intellettuale dalla Seconda Guerra Mondiale alla sua morte, è l’autrice di un’opera ricca e complessa, in cui narrati- va, saggistica e poesia costruiscono la figura unica di una donna indipendente, ma sempre generosamente impegnata nella vita politi- ca, socialista poi comunista. Di una bellezza stravolgente, Sibilla Alera- mo fu un’amante appassionata, ma molto infelice. Dino Campana, Giovanni Papini, Umberto Boccioni, Salvatore Quasimodo e tanti altri hanno condiviso periodi emblematici della sua vita agitata, ma sempre autentica. Le sue amicizie con D’Annunzio, Emilio Cecchi, Gorki, Julius Evola o Valery Larbaud le permettevano di partecipare ad una vita letteraria internazionale.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Francese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
416 -
Traduttore
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Argomento
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Collana
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Serie
Sull'autore
René de Ceccatty
René de Ceccatty è nato a Tunisi nel ‘52. Romanziere, drammaturgo, critico, traduttore, editore. Ha tradotto Leopardi, Saba, Moravia, Pasolini, Petrarca, Dante, ecc. e vari autori giapponesi (in collaborazione con Ryôji Nakamura). Ha scritto le biografie di Pasolini, Maria Callas, Moravia, Elsa Morante. Sono stati tradotti in italiano: La stella rubino (Costa e Nolan), La parola amore (Archinto), Alberto Moravia (Bompiani), Amicizia e passione (Archinto), Ricordare e dimenticare (con Adriana Asti) (Porta parole), Elsa Morante, una vita per la letteratura (Neri Pozza). Premio Mondello 2008, Premio Dante-Ravenna 2018, Premio Elsa Morante 2018 e Premio Francesco De Sanctis 2021.