Da più di un decennio il concetto di “postumano” è entrato, a pieno titolo, nel vocabolario tanto della cultura filosofica quanto dell’immaginario popolare. Dal Cyborg Manifesto di Donna Haraway ai replicanti di Blade Runner, passando per le narrazioni post-apocalittiche della cinematografia contemporanea, il postumano indica uno scarto lieve ma decisivo, tramite cui l’umano viene, al contempo, mantenuto e superato. La galleria di “immagini”, qui offerta, esula da un’analisi meramente concettuale del termine per esibire, attraverso narrazioni, temi e discipline eterogenee, la posizione di scarto che le parole postumano e post-storia individuano. Dalle visioni mistiche di Philip K. Dick alla fine della storia di Alexander Kojève, dalle distopie romanzesche di Michel Houellebecq e H. P. Lovecraft al guardiano del godimento Sven Marquardt, i ritratti presentati si situano tutti nello spazio aperto di quel “post” che unisce e divide due volti speculari, ma irriducibili, dello stesso “umano”.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
202 -
Argomento
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Collana
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Serie
Sull'autore
Antonio Lucci
Antonio Lucci (1983), è Gastprofessor presso la Humboldt Universität di Berlino. In precedenza ha effettuato attività di docenza e ricerca presso il FIPH di Hannover, l’IFK di Vienna, la NABA di Milano, l’Università degli Studi di Trieste e di Roma “La Sapienza”. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Askese als Beruf. Die sonderbare Kulturgeschichte der Schmuckeremiten (Vienna 2019); True Detective. Una filosofia del negativo (Genova 2019); Umano Post Umano (Roma 2016); Un’acrobatica del pensiero. La filosofia dell’esercizio di Peter Sloterdijk (Roma 2014).