Protagonista della pièce è un dono, il più incondizionato possibile, un dono che cela l’identità del donatore per non poter essere contraccambiato. L’accadimento narrato ha basi storiche reali: Montesquieu, durante un soggiorno a Marsiglia, viene a conoscenza della disgrazia che ha colpito una famiglia onesta e decide di riscattare il loro destino, mantenendo tuttavia segreta la propria identità. Comincia allora una sorta di giallo, alla ricerca di colui che ha salvato le sorti della famiglia, laddove la generosità di Montesquieu fugge (letteralmente!) ogni forma di riconoscenza e riconoscimento. Lo spettatore, coinvolto emotivamente dalla vicenda, ha anche l’occasione di imparare una lezione di filosofia politica. Infatti la narrazione drammatica è costellata di conversazioni fra Montesquieu e Madame de Pérouville, una donna appassionata di lettere che si intrattiene con il filosofo mentre lavora nella bottega del marito. Mettendo al centro dell’attenzione drammatica le qualità umane di Montesquieu, Mercier introduce la sua teoria politica solo in un secondo momento, così che la biografia si tratteggia come presupposto della sua filosofia. Nella scrittura di Mercier il gesto generoso di Montesquieu è un paradigma etico che, in maniera del tutto inedita, intreccia vita, teatro e filosofia.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Francese -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
192 -
A cura di
-
Argomento
-
Collana
-
Serie
Sull'autore
Louis Sébastien Mercier
Scrittore e drammaturgo, Mercier fu fra i massimi esponenti dell’Illuminismo letterario francese. È noto soprattutto per il Tableau de Paris, affresco poliedrico dei costumi del suo tempo, e L’An 2440, romanzo utopico filosofico. Ha curato l’edizione delle opere complete di Rousseau in trentasette volumi. Allo scoppio della Rivoluzione francese, fonda les Annales patriotiques et littéraires de la France e viene eletto come deputato di Seine-et-Oise alla Convenzione, la sua linea politica è vicina alla Gironda. Scrive un’opera teorica, Du théâtre ou Nouvel Essai sur l’art dramatique (1773), volta al rinnovamento del dramma moderno; Mon bonnet de nuit (1784-1786), presentato come il seguito del Tableau de Paris; Satire contre Racine et Boileau (1808). Dimostra uno spirito all’avanguardia in campo linguistico con la sua Néologie (1801). Molto prolifica è anche la sua produzione drammaturgica, fra cui La brouette du vinagrier (1775); Molière (1776); Le campagnard (1779); Le vieillard et ses trois filles (1792).