L’arte, secondo Diderot, trova il suo modello nella natura, ma nel Paradosso sull’attore afferma che il teatro è finzione e che l’arte dev’essere menzogna, affinché il suo effetto sia veritiero e capace di emozionare il pubblico. «Non si va a teatro per veder piangere», infatti, «ma per sentire discorsi che ci strappano le lacrime», sostiene uno dei personaggi messi in scena. Il vero paradosso di questo dialogo è però la tesi più nota e dibattuta, cioè che l’attore insensibile, freddo e capace di controllare le proprie emozioni, sia superiore all’attore passionale, che si lascia trasportare dai sentimenti del proprio personaggio.
Un dialogo brillante, a tratti elusivo, che suscita interrogativi sul teatro, sull’arte, e che tratta alcuni grandi temi che dalla modernità giungono fino ai giorni nostri.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Francese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
170 -
A cura di
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Autore della postfazione
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Argomento
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Collana
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Serie
Sull'autore
Denis Diderot
Denis Diderot (1713-1784) è stato un filosofo, enciclopedista, scrittore e critico d’arte francese. Fu uno dei massimi rappresentanti dell’Illuminismo e uno degli intellettuali più rappresentativi del XVIII secolo, amico e collaboratore di Voltaire e del barone d’Holbach. Fu promotore, direttore editoriale ed editore, insieme a d’Alembert, dell’Encyclopédie.